L'equity crowdfunding per la frutticoltura di precisione

Perfrutto, la start up di Hk Consulting, è alla ricerca di nuovi soci

L'equity crowdfunding per la frutticoltura di precisione
L'equity crowdfunding entra per la prima volta nel mondo dell'ortofrutta per sostenere il progetto di sviluppo internazionale di Perfrutto. La startup di Hk Consulting, nata da un gruppo di docenti e ricercatori dell'Università di Bologna – Marco Zibordi, Corrado Puppo, Oreste d'Ambrosio, Luca Corelli Grappadelli, Luigi Manfrini, Emanuele Pierpaoli, Pasquale Losciale – proverà a raccogliere entro i prossimi 85 giorni almeno 70mila euro attraverso la piattaforma online Mamacrowd. Agli investitori è offerta la possibilità di diventare a tutti gli effetti soci di Perfrutto e di avere un ritorno economico dal quinto anno successivo alla data di costituzione. L'equity crowdfunding è regolato dalla Consob che stabilisce detrazioni fiscali fino al 20% per gli investimenti in startup innovative.

In base al progetto di business presentato su Mamacrowd, i fondi saranno utilizzati soprattutto per la vendita e la promozione nel mercato europeo dell'innovativo sistema di precisione firmato Perfrutto. A cominciare dal calibro digitale Calibrit, che permette di rilevare il diametro dei frutti in campo: "Bastano 15 minuti per misurare il numero di frutti necessario a monitorare un ettaro di frutteto", fanno sapere dalla Perfrutto. Il sistema si avvale poi di una banca dati costantemente aggiornata e di un algoritmo proprietario, vale a dire una piattaforma che acquisisce e processa tutti i dati raccolti.

Più nello specifico, la startup si propone di aumentare fino al 40% il profitto per ettaro per i produttori di mele e pere. Nel 2015 sono stati monitorati 350 ettari distribuiti tra Italia, Francia e Spagna. Il fatturato 2016 prevede un incremento del 40% rispetto al 2015, con un numero di ettari misurati fino a 500. Per ampliare il business e ridurre il rischio legato alla stagionalità, PerFrutto ha programmato l'applicazione su altre varietà di frutta tra cui kiwi, banane, clementine e arance, per ulteriori 3,5 milioni di ettari misurabili. L'azienda sta svolgendo dei test con importanti partner internazionali tra cui Les Domaines Agricole (azienda del re del Marocco), l'Iniaa (Istituto Nacional de Investigacion Agropecuniaria uruguiano) e il Ministero dell'Agricoltura australiana.

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