Sprechi, Segrè agli studenti di Mach: educazione essenziale

Sprechi, Segrè agli studenti di Mach: educazione essenziale
“Per contrastare gli sprechi alimentari è fondamentale il lavoro di prevenzione svolto attraverso l'educazione. Ecco, dunque, che la scuola rappresenta il luogo più indicato da dove partire, in collaborazione con docenti e genitori, per sensibilizzare le giovani generazioni sul valore del cibo, per la salute, l'ambiente e l'economia”. Parole del presidente Andrea Segrè che venerdì ha incontrato, presso l'aula magna del convitto, un centinaio di studenti della Fondazione Edmund Mach nell'ambito di una lezione sullo spreco alimentare.

L'incontro si inserisce all'interno di un percorso didattico di durata triennale durante il quale i ragazzi sviluppano idee imprenditoriali per ridurre gli sprechi lungo le filiere produttive.
Quattro classi, circa un centinaio di studenti dell'Istituto Tecnico con indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”, hanno seguito con attenzione l'intervento dell'agroeconomista, esperto di spreco alimentare, fondatore di Last Minute Market e presidente del Comitato tecnico-scientifico del Programma nazionale di Prevenzione dei rifiuti (Min. Ambiente) che ha fornito i dati sul costo dello spreco alimentare a livello nazionale e globale.

Gli studenti sono stati protagonisti della creazione di video documentari per alcune tipologie di aziende, da quelle agricole alle cantine, dai supermercati ai ristoranti, individuando il processo produttivo e gli sprechi nelle filiere. “Abbiamo analizzato il ciclo produttivo dello speck – spiega la studentessa Gloria Martini -, cercando di capire se le aziende sono attente o meno agli sprechi”. Cristopher Piffer ha esaminato con altri compagni gli sprechi di un ristorante: “Abbiamo capito che gli sprechi si possono ridurre gestendo meglio le prenotazioni dei clienti”. Il prossimo anno i ragazzi sceglieranno una filiera produttiva e svolgeranno una dettagliata analisi per proporre un progetto imprenditoriale innovativo.

Fonte: Ufficio stampa Fondazione Mach