Gullino: investimenti, biologico e comunicazione per valorizzare il kiwi

Mercati esteri, brand, fiere: il punto in una stagione ricca di prodotto

Gullino: investimenti, biologico e comunicazione per valorizzare il kiwi
Investimenti in tecnologie per aumentare qualità e quantità, valorizzazione del brand, comunicazione: nel vivo di una campagna commerciale ostica per il kiwi, Gullino “gioca” su più fronti per garantire valore aggiunto al prodotto e consolidare la leadership tra le aziende private che si occupano di actinidia. Sono circa 30 mila le tonnellate di cui dispone l'impresa piemontese nella stagione attuale, dato in sensibile crescita rispetto al 2014-2015.  Carola Gullino, amministratrice dell'azienda insieme al fratello Giovanni, ha spiegato a Italiafruit News, in occasione di Fruit Logistica, prospettive e strategie di una realtà che esporta la quasi totalità dei kiwi prodotti da circa 500 agricoltori delle aree più vocate del Paese (in primis il Lazio, che assicura il 60% del totale): “Stati Uniti, Canada, Hong Kong, Nord Europa sono i nostri principali mercati di riferimento; abbiamo contatti  anche con la Cina, mercato che resta difficile e su cui andiamo quindi molto cauti e l’Egitto, ma le note problematiche socio-politiche hanno ridotto considerevolmente il rapporto con quest’area”. 

Poco meno di un terzo della produzione viene affidata a Zespri che fattura anche in Italia, “dove - aggiunge Gullino - siamo presenti direttamente solo in pochi supermercati”.
Nell’ottica di incrementare efficienza e qualità, Gullino ha recentemente implementato un magazzino nuovo con una calibratrice in grado di gestire maggiori volumi di prodotto. “Rispetto al passato - dice l’amministratrice -  puntiamo più sulla qualità che sulla quantità. Ma quest’anno la produzione è abbondante e la richiesta elevata, così cerchiamo di abbinare i due aspetti, sperando in una ripresa delle quotazioni al momento tutt’altro che brillanti: siamo ottimisti, riteniamo il trend possa migliorare e la stagione durare più a lungo del solito”.
 
Per Gullino il prodotto biologico è sempre più rilevante mentre il kiwi giallo resta di nicchia: “è difficile da gestire e conservare ma ci sta regalando delle belle soddisfazioni, lo vendiamo soprattutto in Asia”, aggiunge Gullino. Che preannuncia: “In futuro ci occuperemo anche di kiwi rosso”.

Quest’anno l’azienda si è fatta promotrice di una campagna dedicata allo storico marchio Kiwi d’or, con il restyling del logo e un nuovo imballaggio; lanciata sul mercato statunitense, dovrebbe essere proposta anche a Singapore.
“Insieme al brand Gullino, che va per la maggiore in Spagna, Kiwi d’or è molto conosciuto Oltreoceano”, commenta la manager.

A Fruit Logistica Gullino era presente con uno stand colorato e fortemente identificativo: “pur manifestando a nostro avviso qualche segnale di stanchezza, la fiera di Berlino serve per fare pubbliche relazioni e ogni anno ci assicura qualche nuovo, interessante, contatto. La nostra area espositiva testimoniava l’impegno sul fronte del marketing e della comunicazione; abbiamo voluto offrire un’immagine precisa della nostra realtà, quella di produttori agricoli che vendono kiwi e sono attenti alla qualità e all’ambiente. A noi piace molto Fruit Attraction di Madrid, più viva e giovane; non a caso tanti clienti spagnoli a Berlino non si sono visti perché puntano ormai esclusivamente sulla rassegna iberica”.

Nella foto: Carola Gullino con lo staff aziendale a Fruit Logisitca
Copyright 2016 Italiafruit News su testo e foto