Attualità
Molta ortofrutta fresca dal porto di Rotterdam verso l'UK
Nel corso dei primi nove mesi del 2014, 15 milioni di tonnellate di cargo roll on / roll off, sono state totalizzate nel porto di Rotterdam, l'8% in più (1,1 milioni di tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2013.
Ciò è dovuto principalmente e quasi interamente alla crescita dell'economia britannica. Con una portata annua di circa 20 milioni di tonnellate, Rotterdam è quindi tra i primi 3 porti di traghetti in Europa occidentale.
La differenza di traffico in entrata (6,9 milioni di tonnellate) e in uscita da Rotterdam (8,1 milioni di tonnellate) è più piccola di quanto ci si aspetterebbe da un'economia basata soprattutto sull'import come quella britannica.
Certamente ora la sterlina britannica è meno costosa rispetto all'euro e quindi questa situazione mette un freno alle esportazioni. Il traffico Ro/ro da Rotterdam verso Inghilterra è molto concentro sui prodotti alimentari: molta frutta fresca e verdura, prodotti conservati, prodotti surgelati (carne, prodotti lattiero-caseari, derivati dalle patate), cipolle e bevande (vino, birra, bevande analcoliche). Ma anche beni di consumo durevoli come mobili, prodotti di carta (pannolini, carta igienica, fazzoletti, ecc) e parti di automobili, sono ugualmente importanti.
Fonte: The Medi Telegraph
Ciò è dovuto principalmente e quasi interamente alla crescita dell'economia britannica. Con una portata annua di circa 20 milioni di tonnellate, Rotterdam è quindi tra i primi 3 porti di traghetti in Europa occidentale.
La differenza di traffico in entrata (6,9 milioni di tonnellate) e in uscita da Rotterdam (8,1 milioni di tonnellate) è più piccola di quanto ci si aspetterebbe da un'economia basata soprattutto sull'import come quella britannica.
Certamente ora la sterlina britannica è meno costosa rispetto all'euro e quindi questa situazione mette un freno alle esportazioni. Il traffico Ro/ro da Rotterdam verso Inghilterra è molto concentro sui prodotti alimentari: molta frutta fresca e verdura, prodotti conservati, prodotti surgelati (carne, prodotti lattiero-caseari, derivati dalle patate), cipolle e bevande (vino, birra, bevande analcoliche). Ma anche beni di consumo durevoli come mobili, prodotti di carta (pannolini, carta igienica, fazzoletti, ecc) e parti di automobili, sono ugualmente importanti.
Fonte: The Medi Telegraph