UK, LE AFFERMAZIONI DI UN DIRIGENTE DI TESCO SOLLEVANO UN POLVERONE: GLI INGLESI SONO TROPPO ESIGENTI NELL'ACQUISTO DI PRODOTTI FRESCHI

UK, LE AFFERMAZIONI DI UN DIRIGENTE DI TESCO SOLLEVANO UN POLVERONE: GLI INGLESI SONO TROPPO ESIGENTI NELL'ACQUISTO DI PRODOTTI FRESCHI
Matt Simister, (nella foto) responsabile acquisti alimentari della catena inglese Tesco, è intervenuto martedì scorso nel corso di una commissione d'inchiesta alla Camera dei Lord riguardo al problema dello spreco di cibo nel Regno Unito (cfr Italiafruit News 24 Ottobre 2013) affermando che i consumatori "scelgono sempre la crème dei prodotti freschi" e ciò si ripercuote sui negozi che buttano migliaia di tonnellate di prodotti ortofrutticoli, vecchi o dalla forma strana. Nei giorni seguenti è scoppiata una vera e propria "bomba mediatica" in risposta alle sue affermazioni, accusandolo di aver biasimato i consumatori inglesi per lo spreco di prodotti freschi del retailer.
Ma, in una dichiarazione ufficiale rilasciata mercoledì, Simister ha spiegato: "Nel Regno Unito, milioni di clienti varcano la soglia dei nostri negozi ogni giorno, perciò abbiamo molte informazioni circa le abitudini di acquisto dei nostri clienti. Da quasi 90 anni siamo al servizio dei nostri clienti e sappiamo come comprano e perché fanno le scelte che fanno".
Il direttore ha proseguito dicendo: "sappiamo che se esponiamo una confezione di mele, tutte della stessa qualità ma qualcuna che appare meno perfetta delle altre, a fine giornata sono proprio queste ultime che rimangono lì. Non stiamo dicendo che sia giusto o sbagliato, né stiamo criticando le scelte dei consumatori, né li abbiamo definiti "troppo esigenti" - nonostante ciò che alcuni titoli di giornale hanno riportato. Il mio punto di vista è che queste scelte avvengono, noi le osserviamo ogni giorno, e fanno parte della complessa sfida di cercare di ridurre i rifiuti alimentari".
"Una delle domande che il comitato ha posto era perché non vendiamo verdura con forme non convenzionali. Ero molto felice di poter rispondere a questa domanda e sfatare un falso mito. Noi lo facciamo. Per un certo numero di anni abbiamo inserito questi prodotti nei nostri punti vendita. Eppure credo che possiamo fare molto di più. Ed è per questo che durante la commissione ho parlato anche di alcune delle altre soluzioni che stiamo cercando di adottare per ridurre lo spreco alimentare".
Infine ha concluso: "Non si tratta di dare la colpa a qualcuno - ci rendiamo conto che possiamo fare la differenza e contribuire positivamente per risolvere il problema, cioè ciò che i nostri clienti ci chiedono. E se vogliamo fare veramente la differenza, tutti i soggetti coinvolti nella filiera alimentare - dagli agricoltori ai consumatori - hanno un ruolo da svolgere".

Fonte: Eurofruit