FRANCIA: IL GRUPPO MONOPRIX PASSA A CASINO CHE PERO' DOVRA' CEDERE 55 NEGOZI NEL PARIGINO

FRANCIA: IL GRUPPO MONOPRIX PASSA A CASINO CHE PERO' DOVRA' CEDERE 55 NEGOZI NEL PARIGINO
Casino riesce finalmente a mettere le mani sull'intero capitale dei magazzini Monoprix. È arrivato il via libera dell'Antitrust francese a un'operazione che era stata conclusa poco più di un anno fa. La partecipazione del 50% apparteneva a Galeries Lafayette ed è costata a Casino 1,2 miliardi di euro.
Ma il gruppo della distribuzione ha dovuto fare  concessioni per poter arrivare alla sua preda. Dovrà cedere 58 punti vendita, di cui 55 nella città di Parigi, dove Casino è molto presente attraverso l'insegna Franprix. E dovrà rinunciare ad altri due negozi, uno a Bastia e l'altro a Saint-Tropez.
L'Antitrust ha imposto queste condizioni perché Casino, aggiungendo il centinaio di magazzini Monop' e Monoprix ai suoi 367 Franprix, Leader Price, Petit Casino e Spar, avrebbe finito per avere una quota di mercato superiore al 50% in diversi quartieri della capitale francese. L'Authority aveva già stimato l'anno scorso che il gruppo Casino dominava il commercio alimentare parigino: insieme, Casino e Monoprix avevano una fetta superiore all'80% in dieci quartieri. Con le cessioni imposte, invece, l'obiettivo è rafforzare la concorrenza nel settore. In sostanza, per accaparrarsi il 50% restante di Monoprix, il distributore transalpino si libererà dell'equivalente di metà dei negozi parigini del marchio rilevato.
A prima vista il conto parrebbe eccessivo. In realtà, il gruppo avrà la possibilità di fare una cernita dei propri punti vendita e di abbandonare quelli meno redditizi, oltre ai supermercati Franprix e Daily Monop'. E, soprattutto, Casino non sarà costretta a vendere i suoi gioielli, i grandi Monoprix, che pesano molto di più in termini di fatturato e la cui offerta va al di là del commercio alimentare.
Le dismissioni rappresentano un'opportunità per Carrefour, numero due a Parigi, che ha la liquidità sufficiente per portare a termine acquisizioni. Ma altri gruppi indipendenti potrebbero essere della partita: è il caso di Intermarché e di Système U che finora non sono riusciti a sbarcare nella capitale. D'altro canto, la stessa Antitrust ha riconosciuto che Casino ha continuato a investire in nuovi punti vendita e a rinnovare quelli esistenti, adattando il suo modello commerciale alla domanda: la sua riuscita, dunque, può essere attribuita a strategie e meriti propri.

Fonte: Italia Oggi