NOBERASCO, AL VIA LA CREAZIONE DEL NUOVO STABILIMENTO ECOCOMPATIBILE NELL'ENTROTERRA SAVONESE

NOBERASCO, AL VIA LA CREAZIONE DEL NUOVO STABILIMENTO ECOCOMPATIBILE NELL'ENTROTERRA SAVONESE
L'azienda Noberasco, leader italiana della frutta secca ed essiccata che ha superato un secolo di attività, si appresta a realizzare un'ulteriore svolta epocale, delocalizzando l'attuale insediamento produttivo che 9 anni fa aveva attivato sul territorio vadese. Il sito produttivo di Vado Ligure verrà infatti trasferito a Carcare, in Val Bormida, precisamente nell'area della Paleta.
Per il suo nuovo stabilimento a impatto ambientale zero, l'azienda ha scelto la val Bormida, un'area da tempo in attesa di rilancio. L'insediamento di un'imponente realtà economica, come l'azienda Noberasco, rappresenta per questo territorio un'opportunità di sviluppo con ricadute occupazionali importanti nel medio periodo. L'azienda ingauna ha voltato le spalle alla Svizzera che la corteggiava da tempo. "Abbiamo deciso di restare in Liguria perché noi siamo liguri e, da sempre, investiamo prima di tutto sul nostro territorio e sulla nostra gente" afferma Mattia Noberasco, quarta generazione dell'azienda di famiglia e direttore generale del gruppo.



È previsto un investimento di 20 milioni di euro nel nuovo sito produttivo, di 23 mila metri quadrati, altamente tecnologico, ottimizzato per il risparmio energetico e predisposto per conseguire le principali certificazioni energetiche ed ambientali. L'obiettivo è farne progressivamente il polo produttivo e direzionale di riferimento e massima espressione del "green project" fortemente perseguito dall'azienda. Attraverso l'attuale stabilimento di Vado, l'azienda ha creato il primo sito produttivo al mondo capace di produrre e confezionare frutta essiccata morbida senza conservanti. Grazie all'innovativo processo di pastorizzazione, che ha consentito di confezionare prodotti senza conservanti e biologici, l'azienda si è aperta ai mercati esteri che rappresentano la vera sfida strategica del futuro del gruppo.



"Siamo convinti che - continua Mattia Noberasco - le nuove tecnologie che implementeremo nel nuovo sito di Carcare ci consentiranno di essere più competitivi sui mercati esteri, nei quali siamo fiduciosi di poter crescere, dato il grande interesse manifestato da molti potenziali clienti europei e non solo". Il nuovo progetto prevede che, da subito, in un'area che si estende per 60 mila metri quadrati (circa metà dell'estensione totale della Paleta) vengano realizzati capannoni su una superficie di 23 mila metri quadrati, di cui circa 4.500 di celle frigo e una palazzina per uffici che occuperà circa 4 mila metri quadrati.

Nelle foto: alcuni rendering del progetto realizzato per la costruzione del nuovo stabilimento

Fonte: Ufficio Stampa Noberasco