MERCATO CERASICOLO DI MONTECCHIA, DOPO IL DIFFICILE INIZIO SI PARTE CON LE NUOVE VARIETA'

MERCATO CERASICOLO DI MONTECCHIA, DOPO IL DIFFICILE INIZIO SI PARTE CON LE NUOVE VARIETA'
A Montecchia di Crosara (Verona) la stagione delle ciliegie finora è stata fortemente condizionata e penalizzata dal maltempo. "Una stagione come questa non l'ho mai vista", afferma Antonio Stoppele, direttore del mercato cerasicolo locale.
"Siamo in ritardo di 15 giorni, tempo ce n'è ancora, ma credo che sarà possibile recuperare solo in parte la forte perdita registrata nelle qualità precoci", afferma Stoppele in un'intervista al quotidiano L'Arena. "L'eccezionale piovosità ha colpito irreparabilmente oltre l'80% delle Bigarreau e quel che è rimasto non era certo eccellente per qualità e gusto, senza contare l'inesistente conservabilità".
Sono dati piuttosto relativi, perché l'anno scorso il mercato aprì il 4 maggio, mentre quest'anno ha iniziato l'attività il 19. "Il crollo della disponibilità e la qualità deludente - precisa Stoppele - tutto sommato non ha comportato grossi scossoni nel prezzo. Rispetto alle quotazioni del 2012, siamo scesi del 20%".
Ovviamente ci sono anche i cerasicoltori che la definiscono una stagione da dimenticare. Ma adesso, che al mercato arrivano altre varietà come Celeste, Giorgia e Grace star, si apre la fase due: "Sono buone, grosse e durevoli. La quantità è difficile da valutare al momento - dice Stoppele a proposito delle ciliegie medie - anche perché la maturazione, per colpa delle basse temperature, è molto lenta. Se non piove, anche per le medio tardive si annuncia una buon quantativo".
Golose, Delizie, Perle: sono le tre ciliegie griffate del mercato cerasicolo di Montecchia: le prime (Golose, pezzatura 30+) sono vendute in plateau di compensato da 5 chili, le seconde (Delizie 26+) in cartoncini da 2 chili e le terze (Perle 23+) in cassettine di legno da 5 chili. "Ritengo buone le ultime quotazioni: 8-9 euro al chilo per le Golose, 4-4,70 euro al chilo per le Delizie e 2,8-3,5 euro al chilo per le Perle".
Il freddo, però, rende più appetibile altra frutta rispetto alle ciliegie, e poi, eventi come l'alluvione in Germania riversano sul mercato interno ciliegie di altre regioni italiane che altrimenti sarebbero state destinate sul mercato tedesco. "Questi effetti a Montecchia non li sentiamo in modo così pensante: diciamo che incidono per il 10-15%. La domanda è calata in generale, ma le quotazioni sono più o meno in linea con le stagioni passate".
Come mai Montecchia, diversamente da altri mercati, tiene? "Perché qui la qualità è medio alta, il prodotto ha un'autorevolezza costruita da controlli ferrei su qualità e pezzatura", spiega Stoppele.
Tranquillizzati, dunque, quelli che temevano una sagra senza le rosse: "Oggi, con un ritardo di due settimane e l'attività che andrà avanti fino alla seconda metà di luglio, abbiamo il 45% in meno di quantità da gestire - conclude Stoppele -. Di norma in questo periodo avevamo 4-5 mila quintali di ciliegie. Quest'anno siamo attorno ai 2 mila".

Fonte: L'Arena