L'ESPANSIONE EUROPEA DEL CARTONE ONDULATO ...CON CLAUDIO DALL'AGATA, DIRETTORE CONSORZIO BESTACK

L'ESPANSIONE EUROPEA DEL CARTONE ONDULATO ...CON CLAUDIO DALL'AGATA, DIRETTORE CONSORZIO BESTACK
Della CasaDirettore, il Consorzio Bestack in Italia è il punto di vista privilegiato per quanto riguarda l'utilizzo del cartone ondulato nel settore ortofrutticolo. Qual è il bilancio che emerge dal 2012? Ad oggi quali sono le strade ancora inesplorate per espandere il settore?

Dall'Agata – Il bilancio dello scorso anno riflette, da un lato, il generale contesto economico di grande difficoltà e, dall'altro, essendo strettamente legati alla produzione ortofrutticola, il calo produttivo registrato lo scorso anno. Ciò nonostante il cartone ondulato "tiene" meglio in ortofrutta rispetto ad altri settori, il che ci ha permesso di chiudere con una lieve contrazione di qualche punto percentuale.
Il 2012 per Bestack è stato l'anno del consolidamento dello standard logistico: oggi in Italia quasi il 90% degli imballaggi di cartone ondulato hanno la stessa dimensione di base, mentre la certificazione Bestack Quality Approved (BQA) ha raggiunto una diffusione di circa il 50%.
Una priorità del 2012 sicuramente è stata proseguire nella crescita della garanzia di prestazione dei nostri prodotti. L'imballaggio deve essere resistente e garantito, specialmente nell'ottica di aiutare ad aprire nuovi mercati, per assicurare ai prodotti ortofrutticoli la sicurezza di arrivare a destinazione nelle migliori condizioni. Tre anni fa abbiamo iniziato il progetto della certificazione volontaria di prodotto BQA e oggi siamo soddisfatti dei risultati che stiamo raccogliendo. E' un processo duro che spesso non viene immediatamente riconosciuto, ma è la strada che vogliamo e continueremo a percorrere, per il bene dell'ortofrutta italiana.
Dalla fine del 2012 lo standard logistico degli imballaggi ha iniziato ad essere applicato anche in altri paesi Europei. La Spagna, ad esempio, sta crescendo molto nel suo utilizzo. Di recente, inoltre, mentre ero a Varsavia ho visto dentro catene come Tesco e Carrefour imballaggi provenienti da paesi diversi che avevano le stesse dimensione e modalità di impilamento. Questo è un segnale molto importante: i vantaggi logistici, e non solo, che ne derivano per tutti i passaggi della filiera sono enormi se verrà utilizzato anche su scala europea. Scelta libera dell'imballaggio all'acquisto per il produttore, libere opportunità di vendita e inserimento di tale imballaggio in qualsiasi catena logistica: due libertà che si traducono in risparmio per tutti. L'Italia è stata pioniera in questo ambito e l'Europa si sta muovendo ora.
L'innovazione in questo settore è molto importante, ma per poterci espandere oggi, ritengo che sia necessario allargare la propria offerta ad altri prodotti ed offrire vantaggi, per esempio pensando anche ad una nuova funzionalità di prodotto.


Della Casa
Sostenibilità, innovazione e creatività sono tre parole chiave che ben descrivono l'attività del Consorzio Bestack. Che cosa può dirci a questo proposito?

Dall'Agata – Noi puntiamo molto sulla sostenibilità dell'imballaggio poiché crediamo che abbia un ruolo fondamentale, anche se dal punto di vista del peso conta per il 15% circa sul totale degli impatti di un prodotto confezionato. In questo senso lo sforzo e gli investimenti verso una maggiore sostenibilità devono essere un impegno di tutta la catena produttiva. La competizione è e sarà sempre maggiore, per cui è cruciale fare sistema in termini di paese ed investire in maniera coordinata nel rendere l'investimento nella sostenibilità, un investimento strategico.
In secondo luogo l'anno scorso, durante Macfrut, abbiamo lanciato la campagna "Facce da Cartone", una bella esperienza tramite cui abbiamo cercato di coniugare innovazione nella comunicazione, fantasia e contenuto, cercando di dire qualcosa in maniera spiritosa, divertente, stando al passo con i tempi. Bestack crede in iniziative come questa e, infatti, quest'anno la riproponiamo raddoppiando spazio, cartelli e persone.
Questo modo di comunicare rappresenta una buona strategia per migliorare il sentiment verso il materiale e sconfessare alcuni falsi miti: in questo senso le occasioni di incontro di settore per noi sono fondamentali. La cosa che rende rilevanti questi eventi, però, è che dietro c'è un'attività di ricerca che raramente si riscontra in altri settori. Per tornare competitivi sul mercato è necessario riconoscere i propri punti di debolezza e trasformarli in punti di forza e questo senza la ricerca non si può fare.


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